Questi appunti schematizzano il concetto di rappresentanza politica.
Oltre a definirne i tratti caratteristici, sono approfondite le concretizzazioni in modelli politici storici. Partendo dal rapporto tra rappresentanza e governabilità, si è visto come nel corso degli anni questo principio sia stato variamente intaccato o sia degenerato in forme altre: il paradigma della democrazia procedurale, il declino della centralità del Parlamento, il populismo, le derive demagogiche.
Rappresentanza politica e governabilità
di Laura Polizzi
Questi appunti schematizzano il terzo capitolo del libro di Prospero "Politica e
società globale" dedicato al concetto di rappresentanza politica.
Oltre a definirne i tratti caratteristici, sono approfondite le concretizzazioni in
modelli politici storici. Partendo dal rapporto tra rappresentanza e governabilità,
si è visto come nel corso degli anni questo principio sia stato variamente
intaccato o sia degenerato in forme altre: il paradigma della democrazia
procedurale, il declino della centralità del Parlamento, il populismo, le derive
demagogiche.
Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
Facoltà: Scienze della Comunicazione
Esame: Scienza politica
Titolo del libro: Politica e società globale
Autore del libro: Michele Prospero1. Stato, società e la rappresentanza politica
Le trasformazioni dello Stato, con il primato del calcolo economico sulle forme della politica, hanno
profonde ripercussioni sulla struttura della rappresentanza politica. Il diritto è nient’altro che la riproduzione
di un interesse attraverso regole giuridiche create dagli stessi operatori del mercato. Questo è lo scenario
delle democrazie contemporanee.
Il caso italiano presenta, persino, forme caricaturali. E’ difficile riscontrare in altri sistemi la stessa
immediatezza della congiunzione di economia e politica.
La mediazione delle forme politiche prima era indispensabile per conferire potere a certi interessi particolari.
Ora l’economico investe in politica senza ricorrere all’apporto di altre mediazioni e non c’è più bisogno
delle tre forme della modernizzazione: la fabbrica, la sezione, il ministero. Ora gli interessi si fanno
direttamente potere politico grazie alla disponibilità di media e denaro.
In Italia persiste la parvenza di una società pluralista con interessi molteplici che hanno un rapporto con il
ceto politico ma mediato da partiti, organizzazioni, lobby. Il pericolo è di entrare in uno scivoloso
meccanismo unico in cui la politica torna a funzionare come comitato d’affari della borghesia.
Al vertice del post-moderno si troverebbe così la tara occulta del potere di classe. Tutto l’incivilimento
formale che lo Stato democratico di diritto ha costruito, all’improvviso si rivela un’immensa super-struttura
vuota e grottesca che non ha strumenti per tutelarsi dalla volontà di potenza di un imprenditore che ha guai
con la giustizia e tramuta i suoi problemi privati in questioni di Stato.
I partiti erano al centro della vita pubblica ma esisteva un grado di autonomia relativa dei sindacati, dei
soggetti sociali, della burocrazia. L’impianto della partitocrazia era quello di un neocorporativismo che
ricorreva a figure eterogenee, coinvolgeva nelle scelte gruppi svariati. La periferia veniva ascoltata e
premiata con pratiche di scambio contrastanti, caotiche, prive di programmazione. Nel caos corporativo
c’era però un centro. Oggi il centro manca e tutto è periferia.
Il codice del post-moderno è quello spregiudicato dei costi e dei benefici. Istituzioni, scuola, prestazioni
pubbliche, sanità, cultura sono sottoposte al rigido calcolo dei costi. La tendenza di oggi è di rendere tecnici
gli stessi termini della decisione politica e di introdurre le asettiche considerazioni privatistiche nel campo
del pubblico trasformando i decisori in manager indifferenti ai fini.
Laura Polizzi Sezione Appunti
Rappresentanza politica e governabilità 2. Il concetto di rappresentanza politica
La rappresentanza è un’istituzione specifica della politica moderna. Ala sua base risiede la separazione tra la
politica come ambito pubblico istituzionalizzato e la società come articolazione di molteplici sfere private.
Nelle fasi storiche in cui esiste una grande confusione tra pubblico e privato, tra Stato e società, non è
possibile costruire un organo generale che rappresenta la società civile poiché ogni determinazione privata
particolare possiede un autonomo carattere politico. Rousseau notava: “l’idea dei rappresentanti è moderna:
proviene a noi dal governo feudale”. La politica antica non conosce la separazione tra la libertà
dell’individuo privato e la libertà-partecipazione del cittadino. Tra pubblico e privato, tra città e soggetto,
non esiste alcuna cesura netta e la libertà-partecipazione è la sola libertà concepibile. Nel mondo antico non
è contemplata la libertà di farsi rappresentare e di non partecipare.
Nei tempi moderni rappresentanza significa render presente qualcosa che tuttavia non è letteralmente
presente. La rappresentanza è un rapporto istituzionalizzato tra elettori e deputati che attribuisce potere, non
precisa istruzioni su cosa decidere. Il cittadino non solo è assente nelle sedi della decisione, ma non ha
strumenti giuridici per vincolare il deputato nel corso della sua funzione.
La rappresentanza moderna suppone l’emersione del Parlamento come organo istituzionale preposto alla
definizione di norme generali e l’accantonamento di ogni mandato imperativo.
Mentre nella rappresentanza potestativa medievale il deputato poteva essere revocato o indotto a risarcire la
comunità per un’azione scarsamente produttiva; in quella moderna si fonda una relazione fiduciaria che
postula sicure procedure consensuali per far salire una parte della società civile in una sfera istituzionale
separata.
Il Parlamento moderno è sia un organo che rappresenta la volontà politica della nazione, sia una sede
elettiva di deliberazione generale per tutti valida; esso si presenta al tempo stesso come una libera creazione
della società civile (sfera della legittimazione) e come un organo di gestione della società civile attraverso
norme giuridiche vincolanti (sfera della decisione).
Laura Polizzi Sezione Appunti
Rappresentanza politica e governabilità